Dario Capello è il vincitore della terza edizione del Premio Sparti, riconoscimento dedicato ai giovani artisti under 30 che hanno partecipato alla mostra “Tra corpi animali e corpi celesti”. La giuria, presieduta da Lorenzo Balbi (direttore MAMbo), ha premiato la sua opera L.O.G. (Light of God) per la sua compiutezza formale e l’originale approccio al tema del corpo. L’installazione affronta la relazione tra corporeità, tecnologia e controllo sociale attraverso un drone surveillance. Questo dispositivo diviene strumento estetico e spunto per una riflessione bio-politica sull’uso passivo della tecnologia. L.O.G. invita lo spettatore a immergersi in uno spazio che interroga il futuro del corpo, il confine tra naturale e artificiale, stimolando una riflessione sociale e poetica. Capello, artista piemontese classe 1997, con un background che spazia dai VFX al digitale, esplora i meccanismi del mondo tecnologico, analizzando la co-evoluzione tra l’antropico e il non antropico.
Il Premio Sparti 2024 ha inoltre riconosciuto il talento di Greta Di Poce e Gea Iogan con due menzioni speciali. Greta Di Poce è stata premiata per la performance Mio corpo, Avido sole, un’indagine viscerale sull’erotismo femminile sviluppata in comunità e in relazione allo spazio. La giuria ha apprezzato la sua attitudine sperimentale nel connettere i movimenti del corpo con l’ambiente circostante. Gea Iogan ha ricevuto la menzione per l’opera pittorica Tuscania, capace di cogliere la riflessione sull’animalità attraverso la rappresentazione ambigua di un corpo animale tra la morte apparente e il sonno, evidenziando un originale processo pittorico. Queste menzioni sottolineano la varietà e la profondità delle interpretazioni del tema centrale del corpo proposte dagli artisti emergenti.
Nell’edizione 2024, Tra corpi animali e corpi celesti, si esplorano visioni plurali in un continuo dialogo tra diverse forme di corporeità: animale, celeste, postumana, organica e relazionale. Le opere creano un ecosistema cangiante, un terreno fertile per la sperimentazione tra pittura, performance e installazioni site-specific in relazione con il territorio. Punto di partenza comune è la riflessione sullo spazio aperto, inteso sia come comunità locale che come vissuto intimo e collettivo. Gli artisti selezionati, provenienti da diversi contesti italiani e attivi principalmente tra Roma, Milano e Torino, si distinguono per un approccio multidisciplinare e la capacità di analizzare i dualismi contemporanei, conducendo lo spettatore verso un superamento della visione antropocentrica.