Utilizza la ceramica come medium principale di una ricerca scultorea che esplora il confine tra organico e inorganico
Sabino de Nichilo, è nato a Molfetta (BA) nel 1972. Ha studiato scultura all’Accademia di belle arti di Roma, la città in cui vive e lavora. Utilizza la ceramica come medium principale di una ricerca scultorea che esplora il confine tra organico e inorganico alla quale si affiancano la pittura e la performance. Privando l’umano della sua unità e degli attributi che lo definiscono e lo decodificano culturalmente, modella oggetti carnali che sembrano lacerti di una macellazione o di un’autopsia, osservati con un distacco ironico e incruento. Porta alla luce una visceralità sentimentale che addomestica l’alienità di un’anatomia mutante con le cromie spesso sgargianti degli smalti. Metabolizzando le istanze culturali del Post Umano, le sue ultime sculture sono “Esperimenti di estinzione”, volti a osservare i limiti dei processi evolutivi.
Nel 2023 tiene la personale “Estinzione” nello spazio 16 Civico di Pescara a cura di Nicoletta Provenzano e “Innen und aussen” alla MoMart gallery di Matera curata da Antonello Tolve. Del 2019 è la personale “Organi da asporto” a L29 Art Studio di Roma con un testo critico di Lorenzo Madaro. Nel 2018 presenta la personale “Viscere” al Museo Archeologico Fondazione “De Palo-Ungaro” di Bitonto (BA). Tra le mostre collettive più recenti si ricordano nel 2023 “La lunga estate calda” alla Galleria Nazionale di Roma curata da Claudio Libero Pisano, “La potenza del pensiero” alla Residenza delle arti dell’Ambasciata d’Italia a Berna in Svizzera a cura di Antonello Tolve e Silvio Mignano, “Antropomachie” al Palazzo dei Capitani del Popolo di Ascoli Piceno a cura di Ado Brandimarte e “Siamo monadi siamo nomadi” al Tomav Torre di Moresco Centro Arti Visive a Moresco (FM) a cura di Antonello Tolve, nel 2022 la mostra dei finalisti del Premio Arteam Cup al Palazzo del Commissario della Fortezza del Priammar di Savona a cura di Matteo Galbiati e Livia Savorelli, “Points of departure” alle Officine Brandimarte di Ascoli Piceno a cura di Linda Sironi e “Il mattino ha Lory in bocca” sui balconi di Bari a cura di Francesco Paolo Del Re, nel 2021 “40days” a Quasi Quadro a Torino a cura di Mattia Lapperier, nel 2020 “Pezzi Unici” alla Galleria Gallerati di Roma a cura di Noemi Pittaluga e “Basic Necessities” organizzata a Roma da SpazioY e ABC Collective, nel 2019 “Mediterraneo Keramikòs 2020” al Museo Nazionale della Ceramica “Duca di Martina” in Villa Floridiana a Napoli a cura di Lorenzo Fiorucci, “Miradas cruzadas” alla Fondazione Horcynus Orca di Messina a cura di Andrea Iezzi nell’ambito del progetto La Cultura è Capitale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e nel 2018 “Domestica” nel sito archeologico delle Case Romane del Celio di Roma. Nel 2017 dà vita, insieme a Francesco Paolo Del Re, al progetto curatoriale Casa Vuota a Roma, tuttora attivo. Nel 2023 vince il Premio Sparti di Ascoli Piceno come migliore artista e nel 2021 riceve la Menzione d’onore al XXVIII Concorso di Ceramica Contemporanea di Grottaglie (TA).
Qui inseriamo le principali mostre a cui ha partecipato l’artista
Le opere esposte al Premio Sparti