Lulù Nuti nasce a Parigi (Levallois-Perret) il 22 febbraio 1988, attualmente vive e lavora a Roma. Dopo essersi diplomata all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts de Paris nel 2012 ha esposto in molteplici istituzioni in Italia e all’estero.
È co-fondatrice di Post Ex, studio condiviso a Roma e del duo LU.PA con Pamela Pintus, identità che sviluppa principalmente opere performative e transmediali.
Nuti concepisce masse scultoree e installative in dialogo con lo spazio. La sua ricerca indaga i sentimenti di responsabilità e di impotenza che eventi politici, sociali, ambientali innescano nell’essere umano, sulla sua percezione della realtà, sulla trasformazione delle abitudini e sul rapporto con la natura.
Tra le sue personali emergono Stabat (2025) presso Galleria ADA, Roma, lo sviluppo del progetto «I Fruitori», vincitore del bando Lazio Contemporaneo 2022, con curatela di Giuliana Benassi e pubblicazione di un catalogo edito da Silvana Editore, È tutto vero (2024), opera diffusa a Motta Filocastro per Una Boccata d’Arte, progetto di Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e Tube alla Galerie Chloé Salgado (Parigi, 2024).