L’edizione 2025 del Premio Sparti si è conclusa, lasciando un segno vibrante nel panorama artistico con mostre che hanno esplorato il concetto di confine in tutte le sue sfaccettature. La mostra contest ZIG ZAG, curata da Niccolò Giacomazzi e ospitata a Palazzo dei Capitani, ha invitato artisti emergenti a indagare il confine come spazio di dialogo e transizione, con molte opere create appositamente per l’evento. Parallelamente, il Museo Civico “O. Licini” ha accolto Confine Infinito, curata da Giuliana Benassi, un progetto ambizioso con artisti italiani e internazionali che hanno offerto una riflessione ampia sul concetto, dal fisico al metafisico. Gli spazi di Frida Art Academy hanno presentato Ultra Male, una personale di Ivo Cotani a cura di Zeno Rossi, un’esplorazione multidisciplinare tra pittura, installazione e performance. Infine, il Frida Museum ha ospitato Last Seen di Dario Capello, vincitore del Premio Sparti 2024, un’indagine sull’assenza e le sue forme stridenti. L’edizione ha visto anche la presentazione del primo lungometraggio di Martin Creed, un’opera in divenire che racconta una storia di formazione tra ricordi e sogni, girati anche ad Ascoli Piceno, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale del Premio.
Wang Yuxiang è il vincitore della quarta edizione del Premio Sparti quest’anno dedicato al tema del confine, con l’opera Non si giudica un giocatore, presentata in occasione della mostra “ZIG-ZAG” a cura di Niccolò Giacomazzi allestita al Palazzo dei Capitani. Menzioni speciali agli artisti Daniele Di Girolamo, Nicola Ghirardelli e Caterina Morigi.
Wang Yuxiang è nato nel 1997 ad Anhui, in Cina, vive e lavora in Italia. La sua ricerca si concentra sulla fusione tra la cultura mediterranea e quella orientale d’origine, utilizzando materiali semplici e un linguaggio visivo apparentemente conciso. Tempo, storia e memoria sono i leitmotiv concettuali che guidano il suo lavoro: l’artista si distacca dal contesto per analizzarne le specificità, restituendole attraverso architetture visive site-specific. Influenzato dal decostruzionismo, sviluppa ogni intervento a partire da un’indagine preliminare sul luogo, attivando una riflessione critica sui meccanismi del potere, la violenza latente e la possibilità di uguaglianza nell’arte contemporanea. L’artista ha partecipato a mostre collettive in Italia e all’estero, tra cui: Stato d’imprevisto (Venezia, 2024); My Generation – Art of the Post-90s Generation! (Shanxi Contemporary Art Museum, Taiyuan, 2023); So Far So Good (Mimmo Scognamiglio artecontemporanea, Milano); Contestabile, Contemporary Cluster (Roma); Parallelo Oriente/Occidente (Milano); Vacunalia: il tempo scortese (Vacone, 2022). Tra le mostre personali si ricordano: Anche il sole sorge, a cura di Marcello Smarrelli, con testo di Giuliana Benassi, Fondazione Pastificio Cerere (Roma, 2024); Pensa di Uscire (Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma, 2023); RICCHIAMO, a cura di Niccolò Giacomazzi, Spazio Y (Roma, 2022).
Vengono assegnate tre menzioni speciali agli artisti Daniele Di Girolamo, Nicola Ghirardelli e Caterina Morigi: “le opere degli artisti menzionati, in maniera diversa, abbracciano saperi antichi e artigianali e si inseriscono negli spazi di Palazzo dei Capitani cogliendo la tematica delleamostra con trasversalità e originalità.
Caterina Morigi attraverso una complessa lettura iconografica legata alla storia dell’arte antica e moderna, attiva un mondo simbolico dove il confine transculturale e temporale sa trovare una nuova sintesi.
Grattacielo, titolo dell’opera di Daniele Di Girolamo attiva attraverso il movimento intrinseco al lavoro, una riflessione più ampia sulle allusioni naturalistiche ed evoca la circolarità come punto di non ritorno.